R***@libero.it
2012-11-16 14:14:38 UTC
Fw: COMUNICATO STAMPA - Carina Melchior chiediamo par condicio
----- Original Message -----
From: Lega Antipredazione
To: "Undisclosed-Recipient:;"@sm01.tcsis.it
Sent: Friday, November 16, 2012 11:19 AM
Subject: COMUNICATO STAMPA - Carina Melchior chiediamo par condicio
LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
24121 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22
Tel. 035-219255 - Telefax 035-235660
***@antipredazione.org
www.antipredazione.org
COMUNICATO STAMPA
ANNO XXVIII n. 23
15 Novembre 2012
SUL CASO DANESE DI CARINA MELCHIOR
CHIEDIAMO PAR CONDICIO
Sull'eclatante caso di Carina Melchior, sminuito dalle autorità
trapiantistiche a banale mancanza di comunicazione fra medici e familiari,
pubblicato da tutta la stampa compreso L'Eco di Bergamo, la Lega
Antipredazione ha chiesto par condicio con la pubblicazione della seguente
lettera di precisazioni (non ancora pubblicata).
* * *
Bergamo, 12 Novembre 2012
Egr. Direttore de L'Eco di Bergamo,
In relazione all'articolo apparso su L'Eco di Bergamo il 21 ottobre dal
titolo "Una ragazza danese si sveglia dal coma prima dell'espianto" e
successiva opinione dell'associazione Amici del trapianto di fegato dal
titolo "Il caso danese qui è impossibile", vorremmo esporre alcune
precisazioni.
1) Deve essere sottolineata la fondamentale differenza tra essere morti in
arresto cardio-circolatorio e respiratorio documentato per un tempo
protratto (che non permette trapianti) e la dichiarazione di cosiddetta
"morte cerebrale" emessa a cuore autonomamente battente e sangue circolante
sul paziente ventilato. Per i trapianti è necessaria la circolazione in
atto: sarebbe ora che le due condizioni così diverse fossero chiarite ai
cittadini ad evitare che la donazione sia considerata frutto di inganno. La
morte dichiarata su base neurologica non è la morte come i cittadini
intendono per tradizione. E', al contrario, una dichiarazione eseguita al
capezzale del malato da tre medici: medico anestesista-rianimatore deus ex
machina della situazione, neurofisiopatologo che poco sa della biochimica
del cervello, medico legale che dovrebbe verificare che sia rispettata la
legge. Questi medici verificano alcuni parametri stabiliti dai protocolli
variabili di Stato per dichiarare che il paziente non potrà essere
recuperato e lo dichiarano morto in anticipo sostituendosi a Dio nello
stabilire chi far vivere e chi far morire.
2) In Italia non può verificarsi il caso di Carina Melchior perché
l'interesse per gli organi è tale che se una persona è considerata dal
rianimatore "morta cerebrale" il collegio medico confermerà soprattutto in
quanto quel rianimatore sarà tra i tre che eseguono il cosiddetto
accertamento.
3) Per il prelievo di organi non si "stacca la spina" come molti dicono, gli
organi si espiantano mentre il sangue circola perché il cuore batte, ed il
cuore batte perché la persona respira ausiliata dal ventilatore; anche nei
casi in cui si prepara il prelievo di reni e fegato a cuore fermo da massimo
4-5 minuti, il circolo è mantenuto con l'ECMO, circolazione extracorporea.
Per i non-donatori la ventilazione viene staccata d'autorità dopo
dichiarazione di "morte cerebrale" e così l'eventuale errore diagnostico
viene cancellato rendendo la morte sicura al 100%.
4) Si deve dire con chiarezza che la Commissione Etica Danese ha ispirato il
suo Parlamento a riconoscere due varianti nel sistema della morte. C'è la
morte per i donatori che è dichiarata in anticipo per fini trapiantistici
sulla base dei protocolli, mentre per i non donatori si mantiene l'indirizzo
tradizionale che richiede anche l'arresto cardio-circolatorio e respiratorio
protratto. In Italia Carina non si sarebbe svegliata e sarebbe stata
espiantata o estubata in quanto la legge italiana non distingue tra la morte
vera e quella utilitaristica per i trapianti.
(Vedi nostro comunicato stampa n. 22 del 25/10/12).
Nerina Negrello
Presidente
www.antipredazione.org
La versione stampabile in .pdf è pubblicata sul nostro sito, sezione
"comunicati stampa".
Può sostenere la nostra Associazione diventando socio o dando un libero
contributo:
- Conto Corrente Postale n° 18066241 intestato a Lega Nazionale Contro la
Predazione di Organi
- Bonifico bancario IBAN IT35 S076 0111 1000 0001 8066241 su conto corrente
presso Banco Posta
- Assegno Bancario non-trasferibile intestato a Lega Nazionale Contro la
Predazione di Organi
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Sent: Friday, November 16, 2012 11:19 AM
Subject: COMUNICATO STAMPA - Carina Melchior chiediamo par condicio
LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
24121 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22
Tel. 035-219255 - Telefax 035-235660
***@antipredazione.org
www.antipredazione.org
COMUNICATO STAMPA
ANNO XXVIII n. 23
15 Novembre 2012
SUL CASO DANESE DI CARINA MELCHIOR
CHIEDIAMO PAR CONDICIO
Sull'eclatante caso di Carina Melchior, sminuito dalle autorità
trapiantistiche a banale mancanza di comunicazione fra medici e familiari,
pubblicato da tutta la stampa compreso L'Eco di Bergamo, la Lega
Antipredazione ha chiesto par condicio con la pubblicazione della seguente
lettera di precisazioni (non ancora pubblicata).
* * *
Bergamo, 12 Novembre 2012
Egr. Direttore de L'Eco di Bergamo,
In relazione all'articolo apparso su L'Eco di Bergamo il 21 ottobre dal
titolo "Una ragazza danese si sveglia dal coma prima dell'espianto" e
successiva opinione dell'associazione Amici del trapianto di fegato dal
titolo "Il caso danese qui è impossibile", vorremmo esporre alcune
precisazioni.
1) Deve essere sottolineata la fondamentale differenza tra essere morti in
arresto cardio-circolatorio e respiratorio documentato per un tempo
protratto (che non permette trapianti) e la dichiarazione di cosiddetta
"morte cerebrale" emessa a cuore autonomamente battente e sangue circolante
sul paziente ventilato. Per i trapianti è necessaria la circolazione in
atto: sarebbe ora che le due condizioni così diverse fossero chiarite ai
cittadini ad evitare che la donazione sia considerata frutto di inganno. La
morte dichiarata su base neurologica non è la morte come i cittadini
intendono per tradizione. E', al contrario, una dichiarazione eseguita al
capezzale del malato da tre medici: medico anestesista-rianimatore deus ex
machina della situazione, neurofisiopatologo che poco sa della biochimica
del cervello, medico legale che dovrebbe verificare che sia rispettata la
legge. Questi medici verificano alcuni parametri stabiliti dai protocolli
variabili di Stato per dichiarare che il paziente non potrà essere
recuperato e lo dichiarano morto in anticipo sostituendosi a Dio nello
stabilire chi far vivere e chi far morire.
2) In Italia non può verificarsi il caso di Carina Melchior perché
l'interesse per gli organi è tale che se una persona è considerata dal
rianimatore "morta cerebrale" il collegio medico confermerà soprattutto in
quanto quel rianimatore sarà tra i tre che eseguono il cosiddetto
accertamento.
3) Per il prelievo di organi non si "stacca la spina" come molti dicono, gli
organi si espiantano mentre il sangue circola perché il cuore batte, ed il
cuore batte perché la persona respira ausiliata dal ventilatore; anche nei
casi in cui si prepara il prelievo di reni e fegato a cuore fermo da massimo
4-5 minuti, il circolo è mantenuto con l'ECMO, circolazione extracorporea.
Per i non-donatori la ventilazione viene staccata d'autorità dopo
dichiarazione di "morte cerebrale" e così l'eventuale errore diagnostico
viene cancellato rendendo la morte sicura al 100%.
4) Si deve dire con chiarezza che la Commissione Etica Danese ha ispirato il
suo Parlamento a riconoscere due varianti nel sistema della morte. C'è la
morte per i donatori che è dichiarata in anticipo per fini trapiantistici
sulla base dei protocolli, mentre per i non donatori si mantiene l'indirizzo
tradizionale che richiede anche l'arresto cardio-circolatorio e respiratorio
protratto. In Italia Carina non si sarebbe svegliata e sarebbe stata
espiantata o estubata in quanto la legge italiana non distingue tra la morte
vera e quella utilitaristica per i trapianti.
(Vedi nostro comunicato stampa n. 22 del 25/10/12).
Nerina Negrello
Presidente
www.antipredazione.org
La versione stampabile in .pdf è pubblicata sul nostro sito, sezione
"comunicati stampa".
Può sostenere la nostra Associazione diventando socio o dando un libero
contributo:
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Predazione di Organi
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presso Banco Posta
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Predazione di Organi