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Milano, niente regali e viaggi gratuiti: al via il codice anticorruzione all’Asl
(troppo vecchio per rispondere)
LoStaff.
2014-01-05 20:57:24 UTC
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Scatta l'obbligo di autodenuncia per rapporti o parentele con i
fornitori. Il capoluogo lombardo è la prima città a definire le norme
sulla trasparenza: vietato accettare doni sopra i 100 euro di valore.

L’obiettivo è evitare i conflitti d’interesse. E garantire la
trasparenza in tutti gli appalti, i contratti di fornitura e le
operazioni che coinvolgono aziende e imprenditori privati. L’Asl di
Milano vara un codice di comportamento per i propri dipendenti contro
la corruzione. Tutti i lavoratori e i dirigenti di corso Italia d’ora
in poi dovranno comunicare ai loro superiori (entro dieci giorni dalla
stipula del contratto o dell’appalto) se sono 'a rischio' di conflitto
d’interesse. Ovvero, se con la ditta che ha vinto l’appalto o alla
quale è stata assegnata la fornitura, hanno un vincolo di parentela
(fino al secondo grado) o una relazione d’amicizia. O se, negli ultimi
tre anni, hanno avuto - in prima persona o attraverso un familiare -
rapporti finanziari o di lavoro con quella azienda. Se sì, scatterà
per il lavoratore l’obbligo di astensione: non potrà essere assegnato
alla pratica, che dovrà essere passata a un collega.

Il codice, previsto dal decreto 62 del 2013, entra in vigore nelle
prossime settimane: entro martedì 7 gennaio tutti i dipendenti
dell’Asl possono inviare ai vertici dell’azienda commenti e
osservazioni, per eventuali modifiche al testo, "redatto in base alla
legge anticorruzione, e a quella che regola i rapporti di lavoro nella
pubblica amministrazione - spiega Walter Locatelli, direttore generale
di corso Italia -. Il documento è stato stilato in collaborazione con
Fiaso, la federazione che riunisce le aziende sanitarie e
ospedaliere". A lavorarvi, dodici esperti, ognuno in rappresentanza di
un ospedale o di una Asl lombarda: anche nelle altre undici aziende
nel corso del 2014 entra in vigore un regolamento analogo.

Il nuovo codice mette sotto la lente d’ingrandimento non solo la
questione degli appalti e dei contratti con i privati, ma anche quella
dei regali. Che i lavoratori e i dirigenti di corso Italia non
potranno in nessun caso chiedere al cittadino, né accettare, se non
nel caso di doni di valore contenuto, mai superiore ai 100 euro. Ogni
lavoratore avrà l’obbligo di comunicare al proprio capo il dono che ha
ricevuto e il valore relativo entro dieci giorni dalla consegna.
Stesso discorso anche per i viaggi e le partecipazioni ai convegni
sanitari, organizzati da privati, come ditte e case farmaceutiche:
anche in questo caso scatterà per il lavoratore l’obbligo di dire di
no.
--
LO Staff - www.zapcandida.com
***@consultant.com
pgm
2014-03-03 22:47:08 UTC
Permalink
Il nuovo codice mette sotto la lente d’ingrandimento non solo la
questione degli appalti e dei contratti con i privati, ma anche quella
dei regali. Che i lavoratori e i dirigenti di corso Italia non
potranno in nessun caso chiedere al cittadino, né accettare, se non
nel caso di doni di valore contenuto, mai superiore ai 100 euro.
sarebbe strano , troppo per crederci
dicevano così amche 20 anni fa

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